La scelta dell’apparecchio acustico scaturisce dalla valutazione che l’audioprotesista fa insieme al paziente di alcuni parametri.

La diagnosi clinica-medica e i risultati degli esami forniscono indicazioni indispensabili all’audioprotesista per la valutazione di possibili soluzioni.

Il principale obiettivo dell’audioprotesista è l’ottenimento del miglior risultato possibile in termini di recupero uditivo rispetto alla perdita.

La scelta dell’apparecchio acustico è condizionata soprattutto dalle eventuali restrizioni che la stessa diagnosi clinica-medica potrebbe evidenziare. Per esempio, una perdita uditiva con otiti ricorrenti del condotto uditivo, restringe la scelta ad una tipologia di apparecchio acustico che non occluda completamente il condotto uditivo (endoauricolare /tutto nell’orecchio), così come una perdita uditiva severa non ci consente di utilizzare la stessa gamma di apparecchi acustici citati con risultati ottimali.

Altri paramenti quali l’età del soggetto, l’attività lavorativa e le relazioni sociali veicolano la scelta dell’apparecchio acustico. L’aspetto estetico, che rileva una certa importanza per il paziente, oggi è facilmente soddisfatta per la vasta gamma di apparecchi retroauricolari digitali, programmabili e di piccole dimensioni. Con essi si riesce ad ottenere risultati eccellenti di recupero uditivo e al contempo a salvaguardare l’aspetto estetico. La scelta finale è condizionata altresì dalle diverse esigenze operative del paziente. Oggi giorno l’apparecchio acustico è diventato un dispositivo che consente di collegarsi con il mondo sempre più interconessso e interdipendente. A seconda del proprio stile di vita l’apparecchio può diventare un accessorio che rende la vita molto più confortevole. Attraverso l’inserimento di specifici programmi all’interno del processore è possibile mitigare alcuni “fastidi sonori” quali per esempio l’intenso rumore ambientale, il traffico cittadino, il riverbero in luoghi molto grandi come le chiese o il fruscio del vento in spiaggia. La programmabilità spinta dei nuovi apparecchi acustici permette altresì che gli stessi possano dialogare con strumenti digitali di uso comune come ad esempio smartphone, tv , PC e tutti gli a altri strumenti tecnologici che hanno la capacità di interconnettersi. In tal modo l’apparecchio acustico diventa uno strumento in grado di creare confort in ogni situazione poiché si adatta perfettamente alle abitudini del cliente. Un ulteriore innovazione è stata quella di rendere gli apparecchi completamente ricaricabili come un normale smartphone evitando così la periodica sostituzione delle pile.

Va da sé che la scelta dell’apparecchio acustico ideale si riflette anche sulla disponibilità economica del cliente. Si tratta di un’ampia gamma di possibilità che parte dall’apparecchio acustico di base (oggi anch’esso digitale e programmabile) che migliora semplicemente la percezione uditiva della persona a quelli di ultima generazione, completamente interconnessi tra loro e capaci di dialogare con i device che molti di noi utilizzano quotidianamente. La disponibilità di una tale gamma di apparecchi acustici consente all’audioprotesista di incontrare i desideri del cliente e di capire quale apparecchio scegliere avendo come fine ultimo migliorare la vita uditiva e non solo, del paziente e delle persone che lo circondano.

Ing. Franco Corbelli