Difficile se non impossibile dare una definizione universale dell’acufene: volendo fare una sintesi della letteratura al riguardo, potremo affermare semplicemente che l’acufene è una sensazione soggettiva di fastidio sonoro proveniente da una o entrambe le orecchie non udibile all’esterno.
La complessità del problema e la sofferenza che a volte provoca questo fastidioso rumore nell’orecchio, impone un impegno interdisciplinare che coinvolge diverse figure:
– Audiologo/Otorino
– Psicologo
– Audioprotesista/Audiometrista
– Ortognatologo
– Fisiatra
Il Centro Acustico è spesso il primo contatto a cui si rivolgono i “soggetti acufenici”: spetta quindi al professionista sanitario effettuare un primo screening del sistema olistico appena descritto.
La Biofonic, di concerto con la figura dello psicologo, applica un innovativo protocollo che prevede un metodo combinato di gestione dell’acufene: partendo dal presupposto che esso si presenta in molteplici forme e assume variegate modalità descritte dal soggetto che ne soffre, occorre categorizzare le specifiche in modo da trovare un approccio multidisciplinare per la gestione dello stesso.
Di seguito la sintesi del protocollo:
-L’interpretazione dei dati anamnestici anche attraverso la somministrazione di un test validato come il T.H.I (Tinnutus Handicap Inventory);
-Il controllo uditivo per la verifica di picchi specifici;
-L’acufenometria per la ricerca della frequenza dell’acufene;
-TRT: senza entrare nello specifico, ricordiamo che molti apparecchi acustici contengono un software di mascheramento dell’acufene, diviso in diverse bande frequenziali, che opportunamente programmato dall’audioprotesista, genera un suono che può fornire sollievo al soggetto ipoacusico che soffre anche di acufeni;
-Il neurofeedback (ritorno di informazione neuronale) è una metodologia indolore non invasiva che permette di ricavare informazioni sull’attività elettrica del cervello in modo da educarlo a produrre onde celebrali in specifica ampiezza e posizioni al fine di autogestire il momento di stress acufenico.

La sintesi di queste due tecniche (TRT e Neurofeeback) ci consente di avere un approccio più completo e dinamico.

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Dott. Carmine Renella, Tecnico Audioprotesista – Biofonic Caserta SRL