L’altro giorno sono andato in un centro commerciale della zona e ne sono uscito frastornato dalla musica ad alto volume che metteva a dura prova anche la possibilità di scambiare qualche parola con la mia compagna.

La riflessione è sorta spontanea:

un portatore di protesi acustiche come reagirebbe in un’occasione del genere?

Quello che sta succedendo è sotto gli occhi di tutti.

In una città sempre più inquinata dal punto di vista acustico per l’enorme traffico stradale ci stiamo ulteriormente facendo del male inquinando acusticamente anche luoghi che dovrebbero essere in origine di relax e/o di riflessione.

Sarà capitato a tutti di entrare in un bar e dover subire, finché non si esce, la musica ad altissimo volume di un video musicale proveniente da uno schermo, che nessuno guarda per altro.

E ancora, di entrare in un negozio piccolissimo, per comprare un paio di scarpe e dover ascoltare una musica ad un volume molto vicino agli 80 db (soglia ritenuta rischiosa per un’esposizione prolungata).

E così per negozi di abbigliamento, telefonia, profumerie per non parlare di pizzerie o ristoranti.

Tralasciando le considerazioni sociologiche e di approccio sub-liminare di marketing che le aziende mettono oggi in atto, torniamo a quella che era la domanda iniziale:

il portatore di apparecchi acustici come reagisce?

La risposta è: con fastidio, tanto quanto il normoacusico!!!

Gli apparecchi acustici moderni, digitali e adattivi sono dotati di filtri dinamici di compressione dei suoni forti, oltre che di meccanismi che elettronicamente sopprimono il rumore e con sofisticati orientamenti dei microfoni riescono a focalizzare ed evidenziare il segnale sonoro frontale in modo da abbassare il rumore circostante. Potremmo arrivare al paradosso ed affermare che in alcuni casi sente meglio il soggetto protesizzato che il normoacusico. È un paradosso ovviamente, perché chi usa l’udito che natura gli ha dato è e sarà sempre avvantaggiato.

In conclusione però possiamo affermare:

non è l’apparecchio che fa sentire troppi rumori, è il mondo moderno che ne produce troppi!

Dott. Antonio Catalano – Audioprotesista Biofonic Casoria Srl